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"Icone, Iconemi e fondali paesaggistici"
Miramare, i pastini di Contovello e le vedute di Trieste dall'alto.
Ritrovo alle 9.30 nell'atrio della stazione ferroviaria di Trieste.
Nel tempo, nonostante la sua unicità, la residenza asburgica di Miramare è diventata un simbolo dell’idea che gli italiani hanno della costiera nord adriatica. Una tradizione fotografica ha consolidato uno speciale modo di interpretare lo scenario del ripido versante del flysch che si appoggia al Carso calcareo. L’escursione partirà da Miramare e ci condurrà fino in cima all’altipiano dove concluderemo l’escursione sul luogo di una storica fotografia che mostra un Carso ormai radicalmente cambiato nei rapporti tra gli spazi antropizzati e quelli selvatici.
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Ritrovo alle 9.30
Dal santuario
partiremo alla volta della cittadina medievale attraversando le doline con gli
impianti vitivinicoli antichi di Terrano e Malvasia. Visiteremo il museo
dedicato a Luigi Spacal e la casa natale di Max Fabiani.
Percorso
L’escursione si snoderà in due diversi itinerari. Il primo dedicato alla
rocca di Monrupino e alla dolina insediata di Tomaj, mentre il secondo ci farà
percorrere i rilievi del bordo dell’altipiano carsico a San Daniele. La
predisposizione di due auto di appoggio a metà dell’itinerario permetterà agli
autisti di recuperare le auto.
Alla sera chi vuole si potrà fermare per mangiare con noi presso una trattoria
carsolina.
Tempo di
percorrenza: 8 ore
Si tratta di un’escursione priva di difficoltà escursionistiche e per lo più su
percorsi stradali poco frequentati. Dislivello: 100 m
Motivazioni per
la scelta dell’itinerario
Uno dei primi luoghi oggetto delle attenzioni della Regione nella revisione
di vincoli paesaggistici a volte vecchi di mezzo secolo è stato quello del
santuario di Monrupino, un luogo posto su un confine di stato, ma centrale
rispetto al paesaggio del Carso. L’ambiente qui non ha subito straordinarie
trasformazioni se non quelle legate al processo naturale di espansione della
vegetazione sui pascoli abbandonati. Come una sorta di acropoli, il recinto
fortificato del santuario è uno straordinario balcone paesaggistico dal quale di
diramano antichi sentieri.
Dalla chiesa incastellata partiremo alla volta della sola cittadina medievale
costruita in questo speciale ambiente geologico prefiggendoci l’intento di
attraversare le doline caratterizzate da impianti vitivinicoli antichi di
Terrano e Malvasia. L’ambiente delle vigne di Dutovlje e di Tomaj è del tutto
speciale per la forma dei supporti morti alle piante. L’uso del legno assume dei
valori grafici importanti e scandisce una sorta di misura per la grande dolina
di terra rossa. Visiteremo anche le praterie abbandonate tanto care
all’iconografia di Luigi Spacal che incontreremo nelle opere conservate nel
museo a lui dedicato a San Daniele. Visiteremo anche la casa natale di Max
Fabiani, famoso architetto nella Vienna di fine secolo, che qui rappresentò come
un segno di alterità paesaggistica il grande gelso che cresce ancora nel cortile
dell’abitazione: il gelso dei Fabiani. Mentre questa pianta nell’udinese
caratterizza il ricordo di attività produttive legate alla bachicoltura, nel
Carso il gelso adornava i cortili delle abitazioni con la realizzazione di
estese pergole. Dalla casa dei Fabiani a piedi percorreremo la strada che
conduceva l’architetto nella cittadina della quale fu sindaco durante il periodo
fascista e avremo così modo di vedere alcune sue opere progettate con una
speciale sensibilità al paesaggio.
Descrizione del
percorso
La chiesa di Monrupino (Repentabor in Sloveno) è appunto un “Tabor” sloveno.
Cioè si tratta di un edificio sacro fortificato presso il quale trovava rifugio
la popolazione dei villaggi vicini in occasione di incertezze militari e
incursioni turche. Il colle con i suoi 418 m sul livello del mare è uno dei più
alti rilievi del Carso ed ospita il santuario dedicato all'Assunta e alcuni
edifici di antica costruzione ben restaurati. Il grande cortile è una
straordinaria balconata che si affaccia sull’altipiano e anche per questo l’area
fu insediata in età preistorica da un castelliere.
Scenderemo dal colle per scendere verso una delle zone agricole più interessanti
del Carso, quella che è specializzata nella produzione del vino Terrano, un vino
nero denso prodotto da una terra rara e di colore rosso. Ci interessa
soprattutto cogliere, proprio in questa stagione, il disegno delle vigne
contrapposte alla prima fascia di territorio, un tempo utilizzato come pascolo,
oggi abbandonato e selvatico. Negli ultimi venti anni nella dolina di Tomaj si è
visto un progressivo recupero delle attività di coltivazione della vite con
modalità di tipo tradizionale e quindi una sostanziale conservazione delle forme
paesaggistiche a differenza di quello che sta accadendo nella valle del Vipacco
e nel Collio sloveno.
Arrivati nel borgo di Dutovlje Riprenderemo le auto per trasferirci a una decina
di chilometri, a Kobdilj, vicino a San Daniele del Carso. Lasceremo le auto nei
pressi della ferrovia transalpina e saliremo alla piccola borgata in antico sede
di un castelliere e patria di Max Fabiani, uno dei più importanti architetti
della mitteleuropa a cavallo del ‘900. Nel cortile della sua casa, incendiata
durante la seconda guerra mondiale, c’è uno straordinario gelso che lo stesso
Fabiani dipinse in una cartolina qui allegata. Il grande albero, che ogni anno
veniva potato, caratterizzava l’importante spazio aperto sul quale la famiglia
borghese abitava dal 1792. C’è chi crede che questo sia l’esemplare di gelso più
grande della Slovenia. Vicino alla casa c’è una sorgente d’acqua, bene
preziosissimo per una zona carsica, che era proprietà dei Fabiani, ma che Max
rese pubblica negli anni ’30.
Ci avvicineremo alla cittadina medievale di San Daniele posta sul colle poco
discosto lungo un panoramico e corto sentiero dedicato proprio a Max che ci farà
transitare per la chiesetta di Sv. Gregor dove giacciono le spoglie
dell’architetto e della sua famiglia.
L’architetto nacque qui nel 1865 ma la sua attività professionale si svolse
soprattutto a Vienna dove collaborò con Otto Wagner durante i progetti di
espansione della città e nel periodo della definizione di uno stile modernista.
E’ stato anche un importante urbanista e a lui si devono i piani urbanistici di
Lubiana e di Gorizia. E’ proprio a Lubiana che l’architetto conseguirà la
maturità scientifica presso la Realschule di Lubiana, mentre nel 1883, si
iscriverà al Politecnico di Vienna dove intraprese gli studi di architettura
conseguendo, nel 1892, il titolo di Diplom Architekt (Laurea in Architettura).
Nel 1896 intraprese la carriera accademica al Politecnico, diventando Assistente
del prof. Karl Konig alla Cattedra di Composizione e, nel 1898, Professore
incaricato di Storia dell'Architettura antica.
Giungeremo a San Daniele toccando il giardino che Fabiani progettò negli anni
’30 per i cugini Ferrari, per i quali costruì anche una strada carrabile
progettata come un belvedere e la residenza con uno stile storicista, frutto dei
suoi studi sulla casa del Carso.
L’escursione ci permetterà di visitare quanto dell’opera si è salvato dalla
distruzione della seconda guerra mondiale. Nel 2001 il comune di Komen ha
ripristinato un sentiero dedicato al grande architetto attivo tra Trieste,
Lubiana, Gorizia e Vienna tra la fine del ‘800 e i primi tre decenni del ‘900.
A San Daniele visiteremo anche la mostra di Luigi Spacal, uno dei principali
artisti giuliani, allestita all’interno del restaurato castello. La sua opera ha
un riferimento esplicito con il territorio carsico che amò e descrisse in quasi
tutte le sue opere partendo da un processo di semplificazione dell’ambiente
conosciuto e percepito, cogliendone solo gli elementi strutturali. La galleria
delle opere è posta all’interno del castello restaurato ed è interamente
dedicata all’opera di Lojze Spacal (Trieste 1907-2000).
PS. A San Daniele del Carso è ambientato anche uno dei romanzi di Fulvio Tomizza,
Franziska.
Bibliografia
utile
Max Fabiani architetto, a cura di M. Pozzetto, Gorizia, Budin, 1966
Max Fabiani: nuove frontiere dell'architettura, a cura di M. Pozzetto, Venezia,
Marsilio, 1988
Max Fabiani, Sulla cultura delle città: scritti 1895-1960, a cura di M.
Pozzetto, Trieste, Editoriale Stampa Triestina, 1988
Marco Pozzetto, Max Fabiani, Trieste, MGS Press, 1998.
http://spacal.com/
http://www.komen.si/kaj_se_dogaja/index.asp
Per partecipare
La passeggiata si svilupperà prevalentemente su strade campestri e sentieri
quindi consigliamo scarpe da ginnastica o da trek e un abbigliamento “a cipolla”
nel caso ci sia vento.
Il ritrovo è previsto di fronte al cimitero di Zolla dotato di molti posti auto.
Chi arriverà in ritardo dovrà raggiungerci in cima al colle fortificato. Per il
pranzo tutti dovranno essere dotati di cibo al sacco.
L’escursione prevede una lenta camminata fino alla dolina piena di vigne con
lunghi momenti dedicati alla discussione e all’osservazione. Comunque è priva di
difficoltà. Chi viene con i figli è pregato di prestare a loro le dovute
attenzioni.
Vi raccomandiamo un abbigliamento conforme alla stagione variabile soprattutto
in considerazione delle previsioni del tempo.
Per i problemi
finanziari dell’associazione le escursioni di Scarpe & Cervello non saranno più
gratuite, ma sottoposte a una quota di rimborso spese per compensare i costi
organizzativi. I non iscritti pagheranno 5 euro mentre gli iscritti 3. Per i
bambini rimane tutto gratuito.
Numero massimo di
adesioni: cinquanta con obbligo di prenotazione.
Per informazioni e prenotazioni:
Moreno Baccichet: 043476381, oppure 3408645094, moreno.baccichet@gmail.com
Legambiente del Friuli Venezia Giulia: 0432 295483 , info@legambiente.fvg.it, in
orario d’ufficio
Informazioni aggiornate saranno inserite nel sito dell’associazione:
www.legambiente.fvg.it e www.scarpecervello.blogspot.it
Circolo Legambiente di Trieste: info@legambientetrieste.it - 366-3430369
in attesa di salire verso la Rocca di Monrupino
si aspetta Paolino che deve ancora arrivare da Duttogliano con la bici
l'entrata del santuario di Monrupino
Monrupino: panorama dalla rocca 1
in direzione di Duttogliano
abbeveratoio 1
abbeveratoio 2
verso Duttogliano, tra vigne e frutteti
Duttogliano
cos'e' una dolina ?
Stanjel, presso la villa di Max Fabiani. Sonia legge un passo de' "il gelso dei Fabiani" di Renato Ferrari
Stanjel: il gelso dei Fabiani
Stanjel: la cisterna ottagonale di Max Fabiani per la raccolta delle acque
verso il castello di Stanjel
Staniel: la villa dei Ferrari con il parco progettato da Max Fabiani
Stanjel: il Nanos e Paolino
Stanjel: Paolino e il Nanos
Stanjel: nel parco della villa dei Ferrari
Stanjel, parco dei Ferrari: panorama sulla valle del Vipacco
Stanjel, pozzo e grondaie in pietra
Duttogliano, bassorilievo