Guida agli incentivi anti-inquinamento
Detrazioni dal 36% al 55% e prezzi agevolati
Ecco quali incentivi sono previsti dalla legge finanziaria
per contribuire alla diminuzione della bolletta energetica e alla riduzione
dell’inquinamento. Per poter ottenere gli incentivi, ogni intervento va progettato
da un tecnico abilitato alla progettazione di edifici
ed impianti (geometra, ingegnere, architetto, perito industriale) e il
risparmio energetico che se ne ottiene deve essere documentato da un attestato:
o di certificazione (nei territori dove i Comuni abbiano già stabilito
procedure specifiche con proprio regolamento) o di qualificazione energetica
(in tutti gli altri territori). Il calo attestato dovrà essere almeno del 20%,
per quanto riguarda gli interventi di ristrutturazione su edifici esistenti.
Per ottenere l’incentivo, bisognerà pagare il tecnico che ha progettato e
certificato l’intervento con un bonifico bancario o postale e conservare tutte
le fatture dell’intervento per la denuncia dei redditi 2007 (da fare nel 2008).
Trattandosi di normative pubblicate proprio in questi giorni e
ancora al vaglio dei tecnici e degli esperti, nei prossimi numeri di Consumatori
approfondiremo il tema. Comunque, per saperne di più,
consigliamo la consultazione di www.governo.it
e di www.sviluppoeconomico.gov.it.
Caldaie, pannelli, isolamenti termici
Innalzamento dal 36% al 55% della detrazione fiscale per
interventi di aumento dell’efficienza energetica. La
detrazione - che si riferisce a una spesa sostenuta
nel 2007- va suddivisa in tre quote annuali di pari importo.
Quali sono le azioni incentivate?
• Interventi per la riduzione dei consumi complessivi di energia sia degli edifici nuovi che di quelli già
esistenti, con un contributo massimo di 100mila euro.
• Installazione dei pannelli solari per la produzione di acqua calda e per il riscaldamento; in questo caso il
bonus previsto potrà arrivare fino a 60mila euro.
• Interventi di copertura, isolamento dei pavimenti e
delle pareti, nonchè finestre ad alta prestazione
energetica. Il bonus è di 60mila euro massimi.
• Installazione delle caldaie a condensazione. La detrazione
massima prevista è 30mila euro.
Frigoriferi e congelatori
Detrazione fiscale in un’unica rata, per la sostituzione
di frigoriferi e congelatori di classe energetica non inferiore ad A+, acquistati nel 2007. La spesa ammissibile non deve superare i 1000 euro per ciascun apparecchio, la detrazione
non potrà essere superiore ai 200 euro.
Illuminazione
Prevista una detrazione fiscale del 36% per i commercianti che
sostituiscono gli apparecchi di illuminazione con
sistemi ad alta efficienza energetica degli esercizi commerciali. In sostanza,
beneficerà dell’agevolazione chi sceglie lampade fluorescenti negli ambienti
interni e lampade a vapore di sodio in quelli esterni.
Pannelli fotovoltaici
Viene reso maggiormente vantaggioso il meccanismo
dello "scambio sul posto": in altre parole, sarà possibile cedere
alla rete nazionale l’energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici
casalinghi ed eventualmente eccedente il proprio bisogno. I piccoli fornitori
potranno vendere la loro eco-elettricità a un prezzo
agevolato (fino a 0,49 euro al kW), che potrà essere
scontato dalla bolletta successiva.
Auto a metano e a gpl
Riduzione del 20% del carico fiscale per il gpl. L’accisa scende
così a 0,1253 euro al litro dagli attuali 0,1566 euro al litro. Questo comporta
una diminuzione del prezzo alla pompa di circa 38 centesimi di
euro al litro, Iva compresa. Sempre per incoraggiare l’uso del gpl, sono
previsti sia gli incentivi per trasformare le autovetture a gas metano o gpl
(650 euro se si fa entro i tre anni successivi alla data di immatricolazione;
350 euro per chi ha un’auto euro 0 o euro 1) che quelli per l’acquisto di auto
a metano e gpl (1500 euro per ogni vettura con ulteriore incremento di 500 se
le emissioni di CO2 sono inferiori a 120 grammi per chilometro).
Silvia Fabbri
Le realizzazioni: abitare (e ballare) senza consumare
Interessante esperienza costruttiva - tra
quelle che già rispondono agli standard di alta
efficienza energetica - anche a Modena, dove, in un’area industriale dismessa, sta sorgendo un edificio che ospiterà 40 alloggi.
L’edificio, progettato dalla cooperativa di abitazione Abitcoop e dall’Icie, Istituto cooperativo per l’innovazione, sarà di
classe B, ovvero avrà consumi pari o inferiori a 5 metri cubi di gas per metro
quadrato l’anno. Un bel risparmio, visto che
normalmente le case costruite negli ultimi 20 anni hanno consumi fino a 10
metri cubi.
Saranno utilizzati materiali isolanti per il
cappotto esterno, serramenti in legno con sezione
maggiorata e vetri cioè particolarmente isolanti; inoltre gli alloggi avranno
l’orientamento ideale per garantire la migliore esposizione delle case alla
luce e al calore solare, nonché le finestre su lati contrapposti per garantire
la ventilazione naturale. I bassi consumi per il riscaldamento saranno
garantiti anche dalle caldaie a condensazione e dai pannelli radianti nei
pavimenti.
Ma se questa è un’esperienza già in corso di
realizzazione, che utilizza tecnologie dai risultati certi e certificabili,
altrove la fantasia dei progettisti si scatena su ipotesi nuove e futuribili
che potranno portare a interessanti soluzioni. A
Rotterdam, ad esempio, verrà costruita una discoteca
in grado di produrre elettricità dalle micro-oscillazioni
che vengono provocate dai movimenti del ballo. Sempre in Olanda è in corso di
sperimentazione una sorta di asfalto fotovoltaico
capace di assorbire il calore del sole e quindi trasformarlo in elettricità. Le
migliaia e migliaia di passi fatti dai viaggiatori lungo i pavimenti della
metropolitana di Tokio produrranno elettricità, così come le micropale eoliche
che saranno piazzate sui guard-rail delle autostrade olandesi per trarre
energia dallo spostamento d’aria di auto e camion.
Operazione "cappotto"
Dalle finestre ai muri ecco come
isolare gli alloggi
Il modo migliore per risparmiare
energia è impedire alla temperatura interna di un appartamento di dispedersi all’esterno. Coibentare
fa risparmiare fino al 60% di energia, nei nuovi
edifici, e fino al 30% negli altri. Intervenire conviene: anche perchè a partire dal luglio del 2008 si potrà vendere o
comprare immobili soltanto se accompagnati dall’attestato di certificazione
energetica
Qual è la prima arma che abbiamo a
disposizione quando abbiamo freddo? Vestirci di più, cioè
trattenere la temperatura corporea mettendoci cappotti e giacconi.
La stessa cosa dovremmo fare anche con le
nostre case. Il modo migliore per risparmiare energia, infatti, è quello di
impedire alla temperatura interna di un appartamento di disperdersi
all’esterno.
Ma perché conviene
investire per isolare gli alloggi? Anzitutto, perché la spesa sarà comunque ripagata dal risparmio di combustibile per
riscaldamento per tutti gli anni a venire. Secondo Edoardo Zanchini,
responsabile energia, infrastrutture e territorio di Legambiente "isolare
gli edifici, cioè far indossare il cappotto ai nostri
alloggi, può valere un 20-30% di consumi in meno". Quasi
il 70% dei costi energetici sostenuti da una famiglia sono destinati al
riscaldamento degli ambienti. E se intervenire sulla
coibentazione, in fase di ristrutturazione, consente di tagliare le spese della
bolletta del 30%, investire in una buona coibentazione durante la costruzione
ex novo fa risparmiare fino al 60% delle spese di riscaldamento.
È un risparmio che fa bene all’ambiente e
abbassa il consumo complessivo di combustibili del nostro paese, contribuendo
al raggiungimento dell’obiettivo fissato dal trattato di Kyoto
(-6,5% di emissioni entro il 2012). Ma da quest’anno c’è un motivo in più per agire in questa
direzione: gli interventi di miglioramento di efficienza
energetica potranno essere detratti non solo fino al 36% (come normali lavori
di ristrutturazione), ma fino al 55%.
Certificazioni e
incentivi
Per accedere agli
incentivi e alle agevolazioni di qualsiasi natura correlati ad interventi
sull’edificio o sugli impianti, sarà necessario farsi certificare il progetto
di risparmio energetico da un tecnico abilitato alla progettazione di edifici
ed impianti (geometra, ingegnere, architetto, perito industriale). Inoltre, a
partire dal primo luglio del 2008, sarà obbligatorio, in caso di compravendita,
produrre (e allegare agli atti) l’attestato di certificazione energetica, cioè il documento che descrive nel dettaglio i consumi del
nostro appartamento. Insomma questo attestato va
prodotto sia se si vogliono ottenere gli incentivi (e dunque quando si
costruisce o si ristruttura), sia - partire dal 2008 - se si intende vendere la
propria casa.
Tutti gli incentivi previsti a livello
nazionale sono cumulabili con altre detrazioni previste da Regioni e Comuni.
"Questa materia - precisa infatti Andrea Moro,
componente di Itaca, strumento tecnico che ricerca sui temi della compatibilità
ambientale per conto dell’Associazione delle Regioni – è pienamente di
competenza regionale. Le Marche, ad esempio, hanno già adottato criteri più
ampi, integrati, che non riguardano soltanto i consumi energetici, ma anche -
tra l’altro - quelli dell’acqua. Anche la Provincia di
Milano ha dei suoi standard". Storia a sé l’ha fatta la Provincia autonoma
di Bolzano che, con le certificazioni CasaClima, ha
reso obbligatoria nel suo territorio - per tutte le nuove costruzioni - l’alta
efficienza energetica degli edifici.
Ma si sta anche sta aprendo, per i
consumatori, un altro fronte di risparmio: le banche, che offrono mutui
"ecologici" che vanno da un minimo di 3.000 a
un massimo di 120 mila euro, a tassi di interesse più bassi. "Ovviamente –
spiega ancora Moro – per ottenere le facilitazioni occorre rispettare prassi
costruttive che assicurino i bassi consumi dell’edificio. Alcune banche
utilizzano anche il sistema di certificazione Itaca che tiene in
considerazione, un po’ come sta avvenendo nelle Marche, criteri di risparmio
non solo a livello energetico". Alcune banche offrono mutui agevolati non
solo per l’acquisto della eco-casa, ma anche
finanziamenti per l’acquisto e l’installazione di pannelli solari o
fotovoltaici.
Orientamento e forma
della casa
Vogliamo una casa che consumi poco? La prima
cosa da verificare sia in fase di ristrutturazione che di acquisto
di un alloggio già costruito, è l’orientamento e la struttura della casa. A
Bolzano – dove da anni la Provincia Autonoma promuove e certifica il risparmio
energetico – i progettisti degli alloggi ecologici raccomandano: "La
progettazione rappresenta il momento più importante nella realizzazione
di una casa. Errori commessi in questa fase si ripercuotono per sempre sul
proprietario dell’immobile". Occhio, dunque. Anzitutto, se costruiamo la
nostra casa o la acquistiamo, badiamo all’orientamento rispetto al sole. Meglio
con la facciata principale rivolta a sud, caratteristica
che ci consente di sfruttare sia la luce che il calore prodotti dal sole. Se
poi la casa è già stata costruita, facciamo in modo di
organizzare le stanze di soggiorno nella zona a sud e quelle di servizio (bagni
e camere da letto) a nord. La presenza di finestre esposte a sud consente di
beneficiare dei contributi gratuiti del sole, ma per evitare che questa scelta
penalizzi il comfort estivo è bene prevedere schermature e impiantare alberi a
foglia caduca. Un contributo significativo contro il
surriscaldamento esterno sono le veneziane, i tendoni da sole, le tettoie:
vanno abbassate alle prime ore del mattino e poi rialzate nelle ore notturne
per far entrare l’aria fresca.
Gli infissi
Importantissimi anche gli infissi che
normalmente portano a una dispersione del calore tra
il 20 e il 25%. Devono essere scelti al meglio al momento della costruzione ex
novo, ma possono essere ripensati in fase di ristrutturazione. "I migliori
– spiega Pietro Andreotti, presidente dell’Icie (Istituto cooperativo per l’innovazione) – sono quelli con vetri doppi. O meglio ancora, nelle zone più
fredde, a triplo vetro, cioè a doppia camera".
Una novità in questo campo – praticata anche in un "villaggio
ecologico" che sorgerà a Preganziol, con il
contributo dell’Unione Europea - sono vetrate che hanno le stesse
caratteristiche isolanti delle murature e che nello stesso tempo sfruttano il
calore del sole. Bisogna poi prestare molta attenzione ai cassonetti delle
tapparelle, che provocano dei "ponti termici", cioè
delle zone in cui si realizza una fuga di calore. È dunque opportuno realizzare
i cassonetti esternamente alla parete, oppure isolarli molto bene.
I muri
Non solo le finestre, ma anche i muri
provocano una dispersione tra il 20 e il 25% del riscaldamento. Occorre perciò
isolarli adeguatamente, magari tramite un "cappotto", ovvero
attraverso la coibentazione continua dei muri dall’esterno. Questa scelta può
essere operata in caso di nuova costruzione, ma anche in fase di
ristrutturazione. Con quali materiali? "Meglio utilizzare prodotti
naturali – dice l’ingegnere Andreotti
– sia perché sono prodotti nel rispetto dell’ambiente e poi perché possono
essere smaltiti o riciclati senza problemi". Il
"cappotto" dei muri di casa può così essere costituito da spessori di
cellulosa (derivanti da carta di giornale riciclata); può essere in fibra di
vetro, legno o lino (sempre proveniente da riciclo); oppure in lana di roccia.
Secondo le esperienze sul campo realizzate col
progetto CasaClima è possibile individuare i vantaggi
in termini di spese di gestione per una casa monofamiliare:
se il costo di un isolamento a cappotto è di circa 6000 euro, il risparmio che
se ne può conseguire è di 800 euro all’anno, cifra che
corrisponde a circa 850 litri di gasolio.
La ventilazione
Ovviamente una casa
"a tenuta stagna" deve anche essere perfettamente ventilata. "Va adottato un
sistema di scambio di ventilazione, detta ‘forzata’ o
‘controllata’, per evitare l’insorgere di condense,
macchie di umidità, cattivi odori, gas, muffe dovute
proprio al mancato ricambio", spiega il presidente Icie.
È chiaro, però, che durante i mesi invernali l’aria di rinnovo deve essere
preventivamente riscaldata prima di essere immessa nei locali. Ciò può avvenire
recuperando il calore dall’aria in uscita e utilizzandolo per riscaldare quella
in entrata. Questo sistema può essere realizzato sia in fase di costruzione ex
novo che in fase di ristrutturazione degli impianti.
Ma se volessimo evitare
di sprecare calore per aerare i locali? Meglio aprire le finestre più volte al giorno per pochi minuti, piuttosto che lasciare le finestre
aperte a lungo. Bisogna ricordare, poi, che più l’aria esterna è fredda, più il
ricambio avviene velocemente. Per evitare la condensa, quando si cucina o si fa
la doccia teniamo le porte chiuse: eviteremo che l’umidità prodotta si disperda
nell’ambiente. E non dimentichiamo di asciugare il
vapore acqueo dalle piastrelle.
Informazioni utili: dagli
installatori agli eco-mutui, ecco come e dove
Per saperne di più sulle tecnologie ad alto
rendimento segnaliamo www.qualenergia.it. Per nuove strategie
per risparmiare sui consumi energetici www.ecoage.it, il sito di una
community ecologista indipendente, che offre anche spazi di discussione via
web. Da inserire nei propri bookmark è www.fonti-rinnovabili.it, un sito (collegato a Legambiente)
che contiene anche un elenco di installatori di
pannelli solari, fotovoltaici ecc, facilmente consultabile perché diviso per
regione. Sempre su www.fonti-rinnovabili.it si
trova anche l’elenco delle banche che concedono eco-mutui a tassi agevolati.
"Installatori bravi e preparati anche su
questo genere di lavori ci sono già - spiega Moreno Barbani,
responsabile sicurezza e ambiente della Cna dell’Emilia-Romagna - un po’ ovunque. Il consiglio che possiamo
dare è rivolgersi al proprio installatore di fiducia". Può essere utile
anche consultare, sul sito della Provincia autonoma di Bolzano (www.provincia.bz.it), le pagine del progetto CasaClima, assai dettagliate sul sistema di certificazione
delle case a bassi consumi energetici e sulle opere necessarie a praticarli.
Per avere informazioni precise su costi e
opportunità c’è anche l’Icie, Istituto Cooperativo
per l’Innovazione (per informazioni che richiedono risposte un po’ più
dettagliate info.efficienza@bo.icie.it, oppure, per richieste più
semplici, 051- 42174).
Per informarsi sugli incentivi conviene
consultare il sito del Governo, alle pagine dedicate al risparmio energetico
della sezione che illustra la finanziaria. Si va su www.governo.it e si clicca sul
bottone "Finanziaria 2007. Utile anche www.sviluppoeconomico.gov.it.