Mozione al Congresso regionale di Legambiente FVG dell’11 novembre 2006

 

 

Il circolo di Trieste chiede al direttivo regionale che verrà eletto al congresso di impegnarsi ufficialmente, come del resto già era stato deciso, per la pubblicazione a tutti i livelli del testo integrale del documento approvato dal direttivo stesso in data 23 settembre 2006, quale base di partenza per ogni azione di Legambiente del FVG sul problema della costruzione dei rigassificatori nel golfo di Trieste, documento che è stato poi invece disconosciuto pubblicamente nell'intervento sulla stampa regionale a firma E. Gobbi, R. Della Seta; si è trattato nei fatti di un disconoscimento dell'autonomia di giudizio del regionale di Legambiente FVG su questioni che riguardano il territorio di competenza della regione,  tanto più grave in quanto configura il disconoscimento, da parte di esponenti della nostra associazione, di quell'autonomia che la stessa Costituzione dello stato garantisce  alla nostra regione, regione che già in passato ha dovuto subire le conseguenze di una svendita del suo territorio in nome delle stesse identiche motivazioni portate a sostegno della necessità di costruire i rigassificatori, si pensi innanzitutto alla tragedia del Vajont.

La questione dei rigassificatori non può essere affrontata a livello nazionale senza una reale valutazione delle necessità energetiche, non in rapporto ad obbiettivi di crescita continua dei consumi, bensì di sostenibilità ambientale: dobbiamo insomma discostarci dalle valutazioni basate su stime di continuo aumento delle necessità energetiche care alle forze economiche, sindacati compresi; è assolutamente necessario che un'associazione ambientalista ponga invece l'accento sulla necessità di una decrescita dei consumi energetici, senza la quale anche la conversione a fonti meno inquinanti, ivi comprese persino quelle rinnovabili, non sarà sufficiente a garantire sostenibilità ambientale.